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CAMBIO DELL’ORA SUL TUO REGISTRATORE DI CASSA

Pubblicato da in Tutorial ·
Tags: sagiserviceistruzionicambiooraregistratoridicassa
 

Il 27 marzo si avvicina, e con lui anche la tanto sospirata ORA LEGALE!
Ebbene si, nonostante dormiremo 1 ora in meno, l’ora legale porterà, già a partire da domenica stessa, 1 ora di sole in più nelle nostre serate primaverili ed estive!

Per chi lavora in ufficio, o chi lavora a casa, l’unico “onere” di questo cambio è quello di aggiornare le lancette degli orologi, portandole un’ora avanti.
Per chi invece ha a che fare con strumenti come i registratori di cassa, invece, è necessario effettuare una vera e propria procedura per modificare l’ora dal menù principale del proprio apparecchio.
Il cambio dell’ora nei registratori di cassa non è facoltativo, ma è obbligatorio!
 
Vi chiederete cosa cambia se sullo scontrino c’è l’ora sbagliata, beh, ai fini fiscali cambia eccome.
Per legge, è necessario annotare sul registro dei corrispettivi, gli importi delle chiusure fiscali, relative alle varie giornate lavorative. Gli importi però vanno indicati giorno per giorno. Ora pensate a tutte quelle attività che effettuano servizio notturno, come bar, ristoranti, pub. Queste attività, in ottemperanza all’obbligo sopra descritto, devono effettuare una chiusura fiscale alla mezzanotte, anche se il turno di lavoro finisce più tardi, mentre per tutte le operazioni effettuate dopo la mezzanotte la chiusura verrà effettuata alla mezzanotte successiva. Se non cambiassero l’ora nel registratore di cassa, avrebbero dati errati nelle chiusure fiscali giornaliere.

Sai già come cambiare l’ora sul tuo registratore di cassa?
 
Se non sai come fare, clicca qui, cerca il tuo modello e segui le istruzioni.
 
Oppure chiama al num. 079.37.66.077, saremo lieti di aiutarti.



Super ammortamento – cos’è e come funziona

Pubblicato da in Leggi e normative ·
Tags: leggestabilitàbenistrumentaliregistratoridicassasistemiristorazionerisparmio
La nuova legge di stabilità 2016 prevede che per nuovi beni strumentali acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016 si possa applicare un super ammortamento del 140%.

“Ma cos’è e come si applica il cosiddetto super ammortamento o maxiammortamento al 140%?
Il super ammortamento o maxi ammortamento è una misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 e consistente nell’agevolare gli investimenti produttivi delle imprese, grazie ad un’accelerazione del processo di ammortamento fiscale del cespite in oggetto.
Attraverso il super ammortamento o maxi ammortamento le aziende che investono in beni strumentali possono ammortizzare fiscalmente il bene al 140 per cento in luogo del 100 per cento.

Soggetti beneficiari:
può essere applicato da «tutte le aziende che investono in beni strumentali strettamente inerenti al core business aziendale», comprendendo in questa definizione tutti i titolari di:
•\treddito d’impresa;
•\treddito da lavoro autonomo (tranne i contribuenti in regime forfetario).
In attesa di circolari di chiarimento operativo da parte dell’Agenzia delle Entrate, si ritiene che l’applicazione del super ammortamento o maxi ammortamento al 140 per cento riguardi anche i soggetti che si avvalgono del regime dei minimi ma non del nuovo regime forfetario.

Come funzione e come si applica?
Il meccanismo di applicazione del super ammortamento o maxi ammortamento al 140 per cento prevede che l’azienda possa dedurre una quota fiscale di ammortamento maggiore rispetto a quanto oggi prevede il decreto ministeriale di riferimento.
Nell’applicazione operativa, l’ammortamento al 140 per cento consente di ammortizzare il cespite acquistato secondo le aliquote ordinarie, mentre dal punto di vista fiscale viene effettuata una «variazione in diminuzione della base imponibile» su cui poi verranno calcolate le imposte.
Per esempio, se l’azienda Gamma acquista un cespite per un costo (netto IVA) pari a 1000,00 euro e il relativo coefficiente di ammortamento è pari al 20% per 5 anni, con il super ammortamento questa azienda avrebbe diritto a dedurre fiscalmente il 28% (in luogo del 20).

Periodo temporale di riferimento
Il super ammortamento o maxi ammortamento introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 si applica per tutti i beni strumentali acquistati tra il 15 ottobre 2015 ed il 31 dicembre 2016.
(tratto da: https://www.forexinfo.it/Super-ammortamento-140-come-funziona)

Supponiamo il caso di un’impresa individuale che acquista il 10 febbraio 2016, un sistema ristorazione del costo di 5.000 euro. L’aliquota di ammortamento per questo tipo di bene è pari al 20%.
L’art. 102 TUIR prevede che “la deduzione è ammessa in misura non superiore a quella risultante dall’applcazione al costo dei beni dei coefficienti stabiliti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ridotti alla metà per il primo esercizio”.

Di seguito il vantaggio relativo alla nuova norma:


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Pos obbligatori

Pubblicato da in Pos ·
Tags: bancomatpospagamentoelettronicoregistratoridicassa














Piccola rivoluzione nei pagamenti a partire dal 30 giugno: che si tratti della fattura dell’idraulico o della parcella del dentista, si potrà utilizzare ovunque la moneta elettronica, l’importante è che l’importo finale non sia inferiore ai 30 euro.

Questo implica che parrucchieri, notai, idraulici, falegnami e altre categorie di lavoratori che non ne sono ancora in possesso dovranno dotarsi del Pos.  Dopo un rinvio di sei mesi (sarebbe dovuta entrare in vigore il 31 dicembre scorso), entra dunque in vigore la norma secondo la quale imprese e lavoratori autonomi sono tenuti ad accettare i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverso le carte di debito.

Una novità che interessa milioni di imprese, artigiani, studi professionali in Italia e che ha scatenato le proteste di decine di associazioni di categoria, motivate in primo luogo dai costi e commissioni rilevanti, a fronte di importi non elevati, a tutto vantaggio dei circuiti finanziari. Secondo la Cgia di Mestre, il costo medio per impresa o studio professionale si aggirerà intorno ai 1.200 euro l’anno. “E con notevoli difficoltà – dice il segretario generale Cgia Giuseppe Bortolussi – per quelle attività che si svolgono fuori sede: idraulici, elettricisti, falegnami, antennisti, manutentori di caldaie, nonché dipendenti e collaboratori, spesso si recano singolarmente presso la dimora o l’immobile del committente. Questo comporta che ciascun dipendente e collaboratore dovrà essere dotato di un Pos. Il legislatore ha idea di quali costi dovranno sostenere queste aziende?”.

Si potrebbe dire che comunque la norma scatta a metà: per le attività che non si doteranno di Pos, infatti, non è prevista alcunasanzione. “La mancata installazione del terminale Pos non produce un inadempimento sanzionabile”, affermano i consulenti del lavoro. Di conseguenza, “non c’è nessun obbligo di installazione del Pos a carico dei professionisti”. “La norma, nata per esigenze di tracciabilità e di lotta all’evasione – spiega Mauro Pagani, responsabile delle Politiche industriali della Cna – in questo modo scarica sul rapporto cliente privato-impresa o professionista il conflitto d’interesse per innescare un processo virtuoso: mi conviene avere il Pos pena la perdita del cliente”. Nonostante le imprese avessero chiesto un tavolo di mediazione e un’introduzione graduale della norma, dopo un primo rinvio al 30 giugno l’unico limite previsto dal provvedimento, rivolto a tutte le attività economiche indipendentemente dal fatturato, è quello dell’importo superiore a 30 euro.

Nelle previsioni, la novità dovrebbe far raddoppiare il numero di imprese con moneta elettronica. “La rete italiana di Pos e Atm – evidenziano fonti di settore – sono una realtà con numeri in crescita anche se ancora lontani da paesi come Francia o Gran Bretagna. Attualmente ci sono 1,4 milioni di Pos e 34 milioni di carteBancomat che salgono a 90 se si aggiungono quelle di credito o le prepagate. Anche le transazioni sono in aumento. Per quanto riguarda i costi, questi sono di pertinenza delle singole banche anche se ultimamente si stanno registrano numerose offerte commerciali. L’utilizzo – affermano – è una questione culturale che ci distanzia ancora dagli altri paesi europei”.

(fonte articolo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/27/pagamenti-dal-30-giugno-pos-obbligatorio-per-imprese-e-lavoratori-autonomi/1041958/)




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